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Val Venosta in 2 giorni Cosa fare

Ci stiamo prendendo gusto ad andare in valli di montagna che hanno mantenuto la loro autenticità. Si parla poco della Val Venosta, invece il weekend che vi abbiamo trascorso è andato ogni nostra  aspettativa. Ecco cosa abbiamo visto.

Lago di Resia

Val Venosta E’ il simbolo della valle e una meta irrinunciabile di un soggiorno in Val Venosta. Si trova a quasi 1500 metri s.l.m. nel paese di Curon ed è il lago più grande dell’Alto Adige. E’ la cima del campanile di Curon che emerge dal Lago a rendere così straordinario questo panorama. Ma se l’immagine è idilliaca, la storia alle sue spalle è molto triste. Fino al 1950 si trovavano tre laghi naturali presso il Passo di Resia: il Lago di Resia, il Lago di Curon ed il Lago di San Valentino alla Muta.

Nel 1939 lo Stato concesse al consorzio “Montecatini” la costruzione di una diga, ma con l’inizio della seconda guerra mondiale il progetto venne temporaneamente abbandonato. Nel 1947 ripresero i lavori e nel 1950 una diga unificò i primi due laghi. Il piccolo paese di Curon venne sommerso e quasi 150 famiglie persero i loro averi. La metà di queste fu costretta all’emigrazione. Curon Venosta, e parzialmente  Resia, furono ricostruiti più a monte. Di tutto l’antico borgo si salvò solo il campanile.

Secondo una leggenda ancora oggi si possono sentire le campane che risuonano dal fondo del lago. E’ molto suggestivo, ma poco probabile, dato che queste furono rimosse già nel 1950.

Val Venosta Le attività che si possono fare nell’area del lago sono molteplici: sport acquatici come vela e kitesurfing, pesca, escursionismo. Durante i mesi estivi la motonave MS Hubertus Interregio organizza escursioni in barca sul lago di Resia, quando il livello del lago lo permette.

Abbiamo visto questo lago anche in dicembre ghiacciato con -25°. Devo dire che lo trovo molto più piacevole e affascinante in estate, quando c’è un’esplosione di colori delle acque del lago e delle cime che lo circondano.

Glorenza

Glorenza appartiene ai Borghi più belli d’Italia ed è un vero gioiello. E’ molto piccolo, conta 900 abitanti, ma ogni angolo del borgo è incantevole, cominciando delle tre porte: Porta Sluderno a est, Porta Malles a nord, Porta Tubre a ovest e le mura medioevali e proseguendo nell’antico centro storico, con i porticati e le imponenti case padronali.

Ne parliamo anche qui.  

Abbazia benedettina di Monte Maria

L’Abbazia di Monte Maria sorge all’altezza di 1340 m. Si tratta dell’abbazia Benedettina più alta d’Europa dove da più di 900 anni alcuni monaci conducono la propria vita secondo la regola di San Benedetto. Si trova a Malles in direzione del Passo Resia. Val Venosta

Le mele della Val Venosta

I chilometri ininterrotti di filari di mele della Val Venosta possono sembrare una costante del paesaggio, invece sono proprio un elemento che lo caratterizza e su cui si basa l’economia della valle. 1700 famiglie contadine in Val Venosta lavorano nei frutteti durante tutto l’arco dell’anno e producono ogni anno oltre 300.000 tonnellate di mele.  

Lago di Gioveretto

Val Venosta E’ stata la rivelazione di questo weekend. E’ stato stupefacente vedere il colore verde trasparente dell’acqua, il silenzio rotto solo dai campanacci delle mucche, vedere l’acqua scende il pendio delle montagne e arrivare al lago sotto forma di cascatelle. Il lago si trova in Val Martello a 1.850 m di altitudine e copre una superficie di ben 70 ettari. Il bacino d’acqua è circondato dalle vette del Gruppo Gioveretto, un crinale montuoso del Gruppo Ortles-Cevedale. Una facile escursione di due ore (andata e ritorno) inizia presso l’Albergo “Zum See” e arriva alla diga di sbarramento.

Siamo arrivati fino alla punta nord del lago. Val VenostaE’ meraviglioso vedere l’acqua arrivare al lago sotto forma di cascatella. Val Venosta C’eravamo solo noi e le mucche. Alle mie spalle si vede la diga.

Dove dormire in Val Venosta

Quando andiamo in Alto Adige alloggiamo quasi sempre nei masi che ci permettono di entrare in contatto con la realtà che ci circonda e di spendere cifre molto oneste. Anche questa volta abbiamo scelto un maso che però ci ha deluso. Era troppo isolato, bisognava fare mille peripezie per arrivarci e le foto del sito non erano aggiornatissime. Avrebbero potuto avvisarci. Per questo non ve lo segnaliamo.

Questa è la vista dal maso.  

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