La Val Vestino viene suggerita come destinazione “insolita” del Lago di Garda, in effetti fino a poco tempo fa non ne avevamo mai sentito parlare. Attratti dall’originalità dei luoghi che appartengono a questa valle, abbiamo deciso di visitarla. Ecco il nostro itinerario in Val Vestino da Gargnano a Cima Rest, cosa vedere e altre informazioni pratiche.
Dove si trova la Val Vestino e come arrivare
Si trova in provincia di Brescia ed è posta tra il lago di Garda e quello d’Idro.
Per raggiungere la valle abbiamo costeggiato la Gardesana Occidentale fino a Gargnano dove abbiamo imboccato la SP9 e seguito le indicazioni per Valvestino. La distanza tra Gargnano e Valvestino è di 27 chilometri. La strada è stretta e tortuosa, ma regala affascinaci scorci sul Lago di Garda. E’ una meta ideale per motociclisti e ciclisti.

Salendo verso la Val Vestino da Gargnano
I due comuni della valle sono Valvestino e Magasa. La valle è scarsamente abitata, si contano poco meno di 300 abitanti e il territorio è prevalentemente montano.
Lago di Valvestino
Dopo aver percorso per 12 chilometri la SP9 arriviamo alla Diga di Ponte Cola che ha dato origine al lago artificiale di Valvestino. Fu realizzata dall’Enel nel 1962 ed è alta 124 metri.
Accostiamo in un piccolo parcheggio e percorriamo a piedi il Ponte ad arco sul Rio Costa. Le acque del lago sono incredibilmente azzurre, con delle sfumature che lasciano senza fiato. Incontriamo soltanto ciclisti e motociclisti. Anche loro si fermano per scattare le foto in quell’ambiente così isolato che ci dà letteralmente la sensazione di essere fuori dal mondo.

La Vecchia dogana sommersa in Valvestino
La vecchia dogana sommersa in Val Vestino
In questa valle passava anche il confine tra il Regno d’Italia e l’Impero d’Austria-Ungheria dal 1802 fino al termine della Grande Guerra, nel 1918.
Fu costruita una dogana che serviva a controllare il transito delle merci attraverso il confine. Fu poi dismessa dopo la fine della guerra, esattamente nel 1919. Successivamente l’edificio venne sommerso con la creazione della diga.
Periodicamente, con l’abbassarsi delle acque, riemergono dal lago le rovine della vecchia Dogana.
Quando ci siamo andati noi, il livello dell’acqua era molto basso ed era quasi completamente emersa.
Il vecchio Mulino ad acqua di Turano in Val Vestino
Il vecchio mulino ad acqua di Turano fu edificato lungo il torrente Toscolano in località Cedrine. Era già attivo nel 1860 e ha continuato la sua attività fino agli inizi degli anni ‘50.
È gestito dall’Ecomuseo della Valvestino ed è aperto al pubblico la domenica pomeriggio nel periodo estivo.
L’impianto di macinazione al piano terra è stato conservato mentre le ruote idrauliche sono state sostituite. Sono installati una serie di pannelli illustrativi che permettono di conoscere come funzionava l’impianto.
Dal mulino parte un breve sentiero che supera un ponticello ed entra nel bosco.
Turano
Subito dopo il mulino ci fermiamo in prossimità di un ponte ad arco, facciamo una breve sosta ed abbiamo un bel colpo d’occhio sul borgo di Turano, sede del municipio del comune sparso di Valvestino.
La segheria “veneziana”
È situata in località Cola, comune di Valvestino, sulla strada Provinciale per Magasa. Costruita nel 1913, la segheria «veneziana» fu il primo impianto per la segagione del legname realizzato nella Valle, dove fino ad allora i tronchi venivano lavorati manualmente.
E’ perfettamente funzionante ed è possibile visitarla la domenica pomeriggio nel periodo estivo.
Il borgo di Magasa in Val Vestino
Magasa, con 109 abitanti, è l’insediamento maggiore della Val Vestino. Questo gruppo di case è aggrappato alla montagna a 976 metri di altitudine. Per noi è stato come vedere un presepe a grandezza naturale tra le montagne. Impossibile non pensare a come deve essere la vita in questo borgo che è il meno popolato della provincia di Brescia.
Cima Rest
Cima Rest è un altipiano immerso nella natura a 1200 m. di altitudine, situato nel territorio comunale di Magasa. Si arriva percorrendo in auto, oppure a piedi, la strada stretta e in salita lunga circa 3,5 chilometri che parte da Magasa.
La particolarità di Cima Rest sono i fienili con il tetto in paglia. Un tempo venivano adibiti a ad abitazione, fienile o stalla, mentre ora sono stati trasformati in strutture ricettive.
Per informazioni rivolgersi presso il Ristorante “Al Borgo di Cima Rest” (+39.0365.388120 – +39.333.9170903).
Il paesaggio è incontaminato e fornisce l’habitat per la fauna selvatica composta da cervi, caprioli e mufloni.
Cima Rest offre inoltre percorsi per amanti del trekking e un Osservatorio astronomico.
Sono presenti due ristoranti: “Malga Corva” e“Al Borgo di Cima Rest”. Noi abbiamo pranzato “Al Borgo di Cima Rest” e abbiamo trovato un ambiente cordiale e ottimi piatti.

Ristorante Al Borgo di Cima Rest
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