L’escursione a Cima Ekar sul sentiero del Maestro Patrizio ad Asiago è facile e piacevole. Il percorso è lungo circa 3,7 km con un dislivello di circa 100 metri. Si incontrano circa 20 installazioni artistiche realizzate da artisti vari e dai bimbi delle scuole dell’Altopiano. Si tratta di un percorso ad anello, con tratti in leggera salita, con partenza a 1270 metri.
Questo percorso è stato intitolato al grande appassionato di scienze Patrizio Rigoni. Insegnante presso la scuola elementare di Asiago, all’aula preferiva l’insegnamento all’aria aperta.
Era ormai primavera e tutti, bambini e maestro, eravamo smaniosi di uscire e respirare l'aria benedetta del risveglio. Dopo cinque mesi di letargo non c'è niente di meglio che evadere dal chiuso per lasciarsi ringiovanire da una nuova linfa. E così una tiepida mattina di fine marzo disertammo l'aula per abbandonarci finalmente nella scuola ricreativa della natura.
Come arrivare a Cima Ekar
Ad Asiago seguite le indicazioni per Bassano del Grappa fino all’Osteria Fontanella (lungo la SP 72). Oltrepassate l’osteria e imboccate subito dopo la prima strada a sinistra. La strada è stretta ed in salita, ma molto scenografica. Proseguite fino al limite dell’ingresso della Stazione Osservativa di Cima Ekar, dove potete parcheggiare la macchina a bordo strada.

La strada che porta all’osservatorio astronomico di Asiago
L’imbocco del sentiero è segnalato da un’apposita targa.
Il percorso a Cima Ekar ad Asiago
Di tutto il percorso citeremo solo alcune opere, quelle che ci hanno colpito maggiormente.
La prima installazione che si incontra è “L’aula nel bosco” della maestra Gianna e dei suoi alunni.
Attraversiamo un breve tratto di bosco e troviamo lo “Stambecco” di Eros Lazzaretti e l’“Annuncio di primavera” di Diego Rossi, una scultura in legno raffigurante due crochi primaverili. E’ tra quelle che preferisco per il chiaro messaggio di rinascita.
L’”Orsetto” di William Rossi è una scultura in legno posta all’ingresso di una grotta. I ceppi dai colori accesi dipinti con immagini invernali, attirano l’attenzione di tutti gli escursionisti.
Sparsi per una parte del percorso troviamo installazioni costituite da lastre metalliche verticali su cui sono riportati pensieri del maestro Patrizio. L’effetto è molto suggestivo, infatti riflettono la natura circostante.
Oltrepassiamo Malga Campo di Costalunga e troviamo la famosa panchina gigante gialla, che non fa parte del circuito ufficiale delle Big Bench. Da qui si gode di un meraviglioso panorama.
Il percorso termina alla Stazione Osservativa di Cima Ekar, che ospita il telescopio astronomico Copernico, il più grande in Italia.
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