Quello che mi colpisce degli eremi è l’atmosfera sacra di cui sono avvolti, che si mescola alle vicende storiche di cui sono stati oggetto. Tutto questo in un contesto di totale isolamento, come all’Eremo di San Cassiano.
Come arrivare
L’Eremo si trova a Lumignano, una frazione di Longare, Vicenza. Si tratta di una località di arrampica sportiva nei Colli Berici molto nota, questo può causare qualche difficoltà nel trovare un parcheggio, specialmente la domenica.
Percorso
Il sentiero parte vicino alla chiesa di Lumignano.
Noi percorreremo il sentiero n. 3, ma solo in parte, perché faremo la deviazione verso l’Eremo. Il percorso si presenta facile e adatto a tutte le età, infatti incontriamo tante famiglie con bambini. E’ in costante leggera salita. Siamo in febbraio e degli inattesi bucaneve ci accompagnano per quasi tutta la prima parte del tragitto.
In circa mezz’ora arriviamo al piccolo accesso all’eremo. Attenzione! L’eremo è aperto solo la prima domenica del mese, tutti gli altri giorni il portoncino della foto è chiuso e non riuscite ad intravedere niente. Pochi passi e ci troviamo davanti l’eremo perfettamente inserito nella parete rocciosa est del monte della Croce di Lumignano.
Storia dell’eremo di San Cassiano
La presenza della Chiesa di San Cassiano risale al 1164. Un documento testimonia che San Cassiano era dipendente dalla chiesa padovana, a cui appartenne almeno fino al XIVº secolo. Alla fine del XVIº secolo passò sotto la giurisdizione del vescovo di Vicenza. L’Eremo era in stato di abbandono e viene descritto senza copertura, con i muri cadenti, senza nessun altare. Il vescovo di Vicenza Priuli ordinò i lavori di restauro dell’edificio. Gli eremiti erano tenuti a celebrare messa tutti i giorni. Moltitudini di fedeli salivano il colle con la speranza di guarire i dolori alla schiena se si fossero stesi in una delle tombe presenti nella chiesa. Attualmente appartiene alla famiglia Da Schio.
L’eremo di San Cassiano
Dalle ricerche di tipo storico e archeologico nella zona compresa fra il cancello d’ingresso e l’Eremo stesso, si è evidenziata l’esistenza di almeno 3 edifici: uno molto grande in corrispondenza dell’attuale muro d’ingresso, un altro in corrispondenza del Covolo dipinto e il terzo situato tra il Covolo dipinto e l’Eremo. Fra l’interno e l’esterno dell’Eremo sono state individuate 13 tombe scavate nella roccia risalenti al periodo alto-medioevale, delle quali dieci sono visitabili. Durante la nostra visita abbiamo fatto accesso alla cappella al piano inferiore. Lo scalone esterno porta nella sala principale dell’edificio. Sulla parete di roccia, ci sono ancora resti di affreschi, una croce e due piccole nicchie scavate, forse per porvi delle urne o altri oggetti di devozione.
Aperto tutte le prime domeniche del mese dalle 9:00 alle 17:00. Per altre aperture o per comitive e scolaresche contattare il Gruppo Speleologico Proteo di Vicenza
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