Del Drago Vaia, la famosa opera realizzata da Marco Martalar sull’Alpe Cimbra, non è rimasto nulla. Su oltre 2mila pezzi se ne saranno salvati una decina.
L’incendio che nella serata del 22 agosto ha coinvolto la scultura sembra essere atto vandalico.
Queste le parole dell’artista:
Fosse stato un fulmine l’avrei accettato, ma non si capisce veramente il senso di un atto vandalico come questo”.
Il Drago di Vaia è l’opera che ha dato una nuova vita agli alberi abbattuti dalla tempesta Vaia. Si trovava nel comune di Lavarone, in Trentino.
Abbiamo conosciuto le opere di Marco Martalar a Roana quando abbiamo percorso Selvart, un sentiero nel bosco di Mezzaselva di Roana che ospita sculture di arte naturale. Lo seguiamo sui social e quando abbiamo visto il Drago Vaia ci siamo andati appena abbiamo potuto.
Il Drago Vaia
Era il Drago in legno più grande d’Europa con i suoi 6 metri di altezza e i 7 di lunghezza. Il Drago Vaia è stato costruito utilizzando 3.000 viti e 2.000 pezzi di radici e scarti di arbusti della Tempesta Vaia.
Il 29 ottobre del 2018 un vento fortissimo con punte di 200 km/h nel giro di poche ore sradicò e abbatté 42 milioni di alberi in Trentino, Veneto e Friuli. Oltre agli scarti della tempesta Vaia, sono sati usati anche quelli dell’Avez del Prinzep, l’abete bianco di 244 anni più alto d’Europa, abbattuto da una tempesta nel 2017. Il legno utilizzato non è stato trattato e l’opera si sarebbe trasformata nel tempo. Ho voluto vedere nel Drago Vaia un segno di rinascita dopo l’apparente distruzione.
Dove si trovava
Il Drago Vaia si trovava a Magré, una frazione di Lavarone, in Alpe Cimbra. Si ergeva sulla cima del Tablat.




Il panorama dalla cima del Tablat
Quando ci siamo andati, nonostante fosse gennaio, era una giornata caldissima, infatti c’erano 16 gradi. Arrivati sulla cima del monte, abbiamo trovato tanta, tanta gente, tutti volevano vedere questa creatura fantastica e godere di una giornata dalla temperatura primaverile.
Il percorso
Noi abbiamo parcheggiato in località Cost. Dopo aver seguito le indicazioni per il Drago Vaia abbiamo fatto il primo tratto su terra battuta in salita. Lungo tutto il percorso abbiamo trovato dei tratti ghiacciati che si stavano sciogliendo per le alte temperature.
Successivamente il sentiero entra nel bosco ed è la parte più suggestiva del percorso.
Dopo altri 15 minuti di camminato siamo arrivati sulla cima del Tablat. In tutto abbiamo impiego circa 35-40 minuti, camminando con calma.
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