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Via dell’acqua a Cison di Valmarino

Abbiamo percorso la Via dell’acqua a Cison di Valmarino in primavera nel periodo in cui il sentiero è all’apice della sua bellezza: i colori sono accesi e i piccoli corsi d’acqua rigogliosi. Non esiterei comunque a percorrerlo in ogni momento dell’anno, perché offre un paesaggio e un senso di serenità di cui abbiamo bisogno sempre.

Dove si trova la Via dell’acqua

La Via dell’Acqua segue il corso del torrente Rujo a Cison di Valmarino (Treviso). Cison di Valmarino si raggiunge uscendo dall’autostrada Mestre-Belluno a Vittorio Veneto nord.

Il percorso della Via dell’acqua

L’itinerario inizia nel centro storico di Cison di Valmarino, più precisamente da Piazza Roma, in cui potete anche parcheggiare. Noi lo abbiamo imboccato sul Ponte dei Sassi dove è anche segnalato.

Ponte dei Sassi a Cison di Valmarino

Potete percorrere il sentiero fino al Bosco delle Penne Mozze. E’ lungo 5 chilometri ed è classificato come facile. Il tempo di percorrenza stimato è 1 ora. Dopo il primo tratto, potete proseguire fino a Piazzale Peroz. Il sentiero diventa di media difficoltà, è lungo 8 chilometri. Il tempo stimato è di 2 ore. Noi abbiamo scelto il tratto più breve anche per il evitare il temporale che incombeva e che alla fine è arrivato. Nel primo tratto il percorso ripercorre il legame tra la vita di Cison e il torrente Rujo all’inizio dello scorso secolo: si potranno così vedere vecchi lavatoi ricostruiti, fontane, canalette con le diverse chiuse e antichi mulini.

Via dell'acqua a Cison di Valmarino

Via dell’Acqua a Cison di Valmarino

In seguito il sentiero entra nel bosco. L’acqua si presenta in modo sempre diverso, ma incessante con piccoli ponti e cascatelle. Via dell'acqua a Cison di Valmarino

Via dell'acqua a Cison di Valmarino

Via dell'acqua a Cison di Valmarino

Via dell'acqua a Cison di Valmarino

Info pratiche sulla Via dell’acqua

Noi ci siamo andati durante la manifestazione “Il Bosco Incantato sulle Vie dell’Acqua”. La festa è nata per far conoscere il lavoro svolto dai volontari del Comitato La Via dei Mulini e della Cultura Contadina impegnati a riscoprire e rivalutare il patrimonio culturale e storico  lungo la Valle del torrente Rujo. La passeggiata è molto facile adatto a tutti e a tutte le età.

Passo San Boldo

Prima di andare a Cison di Valmarino, avevo letto che a pochi chilometri si trova l’Osteria La Muda, la più antica del Veneto. Dovevamo andarci! Per raggiungerla abbiamo attraversato il famoso Passo San Boldo. Passo San Boldo mette in comunicazione le Prealpi Bellunesi attraverso la Valmaremo e la Valbelluna. Questo passo è amatissimo dai ciclisti e dai motociclisti. Si tratta di 18 tornanti, di cui 5 in galleria. La sicurezza è assicurata dal senso unico di marcia, regolato da semafori . Ne abbiamo parlato anche qui.

Passo San Boldo

Osteria La Muda a Passo San Boldo – Cison di Valmarino

Ovvero l’osteria più antica del Veneto. L’osteria risale al  1470 quando Marco da Polpet ottenne licenza di aprire a San Boldo un’osteria che fungeva anche da albergo per i pellegrini e viandanti e ricovero per ammalati. Si presentava come una casa dal tetto coperto di paglia. Pur avendo subìto diversi interventi nel corso della sua storia, l’osteria è arrivata all’inizio del ‘900 essenzialmente così come descritta nel 1476, purtroppo dopo la guerra  15-18, fu sottoposto ad un ampio restauro e sono arrivati ai giorni nostri solo alcuni elementi architettonici.

L’osteria ci ha dato un senso di calore, di antico, i sapori sono stati eccellenti. Abbiamo assaggiato degli ottimi dolci e del Prosecco ne parliamo ancora. Il personale è stato molto gentile e disponibile.

 [foto  testi: Ornella Arvati]

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