Il Brent de l’Art, questo canyon quasi sconosciuto, è come un tesoro nascosto che vale la pena andare a scoprire.
Dove si trova
Il Brent de l’Art si trova a Sant’Antonio in Tortal (m.550), una frazione di Trichiana (Belluno), in Valbelluna. Da Trichiana seguite le indicazioni per il Passo di San Boldo.
Descrizione
Il canyon risale alla fine della glaciazione Wurmiana (circa 8-10 mila anni prima di Cristo) per azione dell’erosione delle acque del torrente Art ricche di polveri e granelli abrasivi. E’ molto probabile che il torrente si sia dovuto aprire un varco in seguito ad una frana.
La forra è di dimensioni ridotte e la particolarità è data dalla forma, dagli strati calcarei marmorei e soprattutto dai colori tra il rosso, il bianco e il grigio verde. Gli strati più chiari sono costituiti da sabbie calcaree cementate, mescolate a frammenti di gusci di invertebrati marini, mentre la colorazione rosso mattone deriva dalla presenza nei sedimenti di piccolissime quantità di ossido di ferro.

Brent de l’Art
Percorso
Siamo andati al Brent de l’Art cinque anni fa quando nell’unico incrocio di Sant’Antonio in Tortal , abbiamo girato a destra. La strada, divenuta sterrata, terminava in un piccolo parcheggio, dove si trovava l’indicazione del canyon.
Ora arrivare al canyon Brent de l’Art è più semplice: una volta arrivati al paese di Sant’Antonio Tortal troverete tre luoghi segnalati per parcheggiare: uno in prossimità del cimitero, uno nel centro del paese vicino all’ufficio postale e uno a circa 100 metri dalla piazza.
Imboccate la stradina sterrata che degrada lungo il pendio.
La stradina diventa un sentiero che scende ripido nel bosco fino al ponticello che sormonta il canyon. Impiegherete circa 10 minuti per arrivare. L’ultimo tratto può essere scivoloso, ma il sentiero è ben tenuto con gradini e parapetto di legno.
A questo punto ci si può fermare al ponticello o si può proseguire all’interno del canyon. E’ una decisione personale da prendere in base a una serie di considerazioni che riguardano l’attrezzatura, la propria preparazione, lo stato del canyon (se è ghiacciato, bagnato,…).

Brent de l’Art
L’alternativo è il percorso ad anello, lungo circa 5 chilometri e ben segnalato. Clicca qui per la descrizione dettagliata della Pro Loco Trichiana.
Brent de l’Art – Info varie
- Il nome Brent de l’Art deriva dall’espressione dialettale “Brentana de l’Art”, ovvero piena del torrente Ardo.
- Il sentiero che scende al canyon offre la sicurezza di un parapetto in legno ed è ben tenuto.
- Le mie figlie di 4 e 8 anni non hanno avuto nessun problema a scendere e a salire il sentiero anche se in alcuni tratti era ghiacciato.
- Consiglio un abbigliamento adeguato.
- Per fare belle foto è meglio andare quando il sole illumina l’interno del canyon esaltandone i colori. Noi in inverno ci siamo andati nel primo pomeriggio e ci siamo resi conto che sarebbe stato preferibile anticipare la nostra escursione alla tarda mattinata.
- In estate è sicuramente più fruibile, ma in inverno, quando è ghiacciato, è davvero spettacolare.
Alcune utili indicazioni della Pro Loco di Trichiana
(pur non avendo nessuna responsabilità o titolarità del luogo):
raccomandiamo la massima prudenza ,
non visitateli mai da soli,
per i più esperti se intendete percorrerli camminando sul ghiaccio munitevi di ramponi e caschetto e corda legata fra 2-3 escursionisti ,
prestate massima attenzione allo spessore del ghiaccio ricordiamo che in certi punti la profondità dell’ acqua supera i 3 mt.
Non danneggiate in alcun modo l’ambiente. non rompete il ghiaccio, sono belli ma altrettanto pericolosi se affrontati in maniera superficiale
Nei dintorni
Per conoscere un po’ di più questa zona del bellunese , vi propongo questo itinerario:
Il lago di Santa Croce
In gennaio c’eravamo solo noi e altri due turisti, il massimo per una che ama godersi i paesaggi in tutta tranquillità. Si tratta di un lago naturale, situato nella zona dell’Alpago, al confine con la provincia di Treviso.
In estate si può godere del vento sempre presente in questa valle, che rende il lago adatto per attività sportive come windsurf e kitesurf.

Lago di Santa Croce in inverno
Passo San Boldo
Si trova a circa 6 chilometri dal Brent de l’Art. E’ un valico che collega il bellunese alla provincia di Treviso.
In epoca romana il collegamento tra il trevigiano e la Valbelluna era fornito da una strada percorsa da pastori, mercanti, pellegrini, e dai conduttori di zattere che riscendevano il Piave dal Bellunese e dal Cadore per poi tornare via terra. Era forte la necessità di una via di comunicazione maggiormente praticabile. I lavori per il nuovo percorso cominciarono solo nel 1914. L’infrastruttura fu ultimata nel 1918 dagli austriaci per esigenze strategiche durante la Prima Guerra Mondiale. Venne utilizzata anche manodopera locale, fu un’impresa memorabile in quanto l’opera si concluse in tempi brevissimi: da qui il soprannome “strada dei 100 giorni”. Il passo è stato messo in sicurezza negli anni ’80.
Questo passo è amatissimo dai ciclisti e dai motociclisti. Si tratta di 18 tornanti, di cui 5 in galleria. La sicurezza è assicurata dal senso unico di marcia, regolato da semafori .
Ho trovato questo video di Motoreetto che vi darà un’idea precisa.
[youtube https://www.youtube.com/watch??v=re-GqFsvi3Q&&rel=0 ]
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