Itinerario in Irlanda di 10 giorni che tocca destinazioni imperdibili e famose, ma anche mete fuori dalle solite rotte.
Il nostro viaggio in Irlanda
Il nostro viaggio in Irlanda è stato all’insegna del colore verde e del divertimento. Non serve preparare un itinerario per ricercare questi due elementi, vi rendete conto ben presto come siano presenti ovunque. Abbiamo trovato sorrisi, buonumore, voglia di divertirsi dappertutto, nei pub assistendo ad esempio ad un indimenticabile addio al nubilato, ma anche nei b&b dove non sono mai mancati cordialità e sorrisi. Il verde è il colore dell’Irlanda. E’ ovunque. Di qualsiasi tonalità, bagnato, asciutto, umido, vi circonderà sempre.
Itinerario in Irlanda in dettaglio
Cliff of Moher
Abbiamo percorso una piccola salita e ammirato quel susseguirsi di alte scogliere, rese cupe dal colore della roccia ma anche dalla giornata di pioggia fina. Dalla O’Brien’s Tower abbiamo camminato lungo il ciglio delle scogliere.

Cliff of Moher
Ci siamo diretti verso il vicino villaggio di Doolin con la speranza che smettesse di piovere. Doolin è il tipico villaggio irlandese con i cottage dal tetto di paglia e le mucche che pascolano sui prati verdissimi. Il suo pub O’Connors’s è famoso in tutta l’Irlanda per la musica dal vivo.
Galway
Contea del Connemara. E’ una meta irrinunciabile di un viaggio in Irlanda, data la sua bellezza. E’ stato piacevole passeggiare per le vie del centro, specialmente in Quay Street e High Street caratterizzate dalle facciate fiorite e colorate dei edifici. La città è resa ancora più suggestiva dalle esibizioni di artisti di strada. Abbiamo alloggiato nel villaggio di Carraroe per la sua comoda posizione vicino a Rossavee, dove avviene l’imbarco verso le isole Aran, meta del giorno successivo.
Isole Aran
L’indomani ci siamo svegliati con una pioggia ed un vento che gli irlandesi non ricordavano da quanto non si manifestassero con tanta intensità. Ci siamo imbarcati su un traghetto per visitare Inishmore, la più grande delle isole Aran. Volevamo noleggiare delle biciclette per girare l’isola, ma ci siamo accontentati di prendere un pulmino che porta i turisti nei punti di maggior interesse dell’isola. Quando siamo scesi dal pulmino ai piedi del forte Dun Aengus, ci è tornata in mente questa definizione dell’isola, letta prima della partenza: “L’ultimo rifugio degli eroi”. Soltanto degli esseri dotati di una grandissima forza possono aver vissuto su quell’isola che sembra un gigantesco scoglio esposto ai venti oceanici. Il forte è situato su una scogliera, è a forma semicircolare, costruito con pietre a secco. Il vento forte sembrava volerci allontanare dall’orlo della scogliera. Nonostante tutto non me ne sarei più andata.
Connemara
Abbiamo percorso la strada interna che collega Galway alla cittadina di Clifden. Lungo la strada abbiamo fatto numerose brevi soste per ammirare più da vicino la bellezza del Connemara con i suoi pascoli, le pecore che sembravano mettersi in posa per farsi fotografare, le torbiere, i piccoli laghi punteggiati di isolette. A Clifden abbiamo raggiunto il punto più alto della strada panoramica Skyroad. In compagnia di un gruppo di mucche abbiamo fissato la bellezza da togliere il fiato di quel panorama. La costa aveva un andamento irregolare, discontinuo, in alcuni punti si prolungava in piccole lingue di terra.

Il cielo d’Irlanda

Kylemore Abbey
Itinerario in Irlanda – Donegal
Riteniamo sia un peccato che questa zona non sia compresa nei tour classici d’Irlanda, perché ci ha conquistati con la sua autenticità. Abbiamo ascoltato i consigli del proprietario del nostro b&b e scelto di visitare le Slieve League. Si tratta di scogliere a picco sul mare, le più alte delle isole britanniche. Sotto ad un vento impetuoso abbiamo percorso il sentiero che conduce al picco più alto delle scogliere. Il paesaggio era davvero fantastico: giochi di luce sull’oceano e l’infrangersi delle onde sugli scogli. Imperdibile inoltre nel Donegal una visita ad una fabbrica di Tweed, essendo, con la Scozia, l’unico produttore al mondo di autentico tweed.
Irlanda del Nord
Il giorno seguente siamo entrati in territorio inglese visitando l’Irlanda del Nord. Siamo rimasti stupiti dalla Giant’s Causeway. Si tratta di 40.000 colonne prismatiche di basalto che si estendono compatte, senza nessuna frattura e danno vita anche a forme curiose, ad esempio ad una sedia portafortuna o alle canne di un organo. Sembra impossibile che sia tutta opera della natura, la perfezione è tale da far nascere spontaneo, quanto errato, il sospetto dell’intervento dell’uomo. Gli studiosi affermano che le colonne si sono formate in seguito a bruschi raffreddamenti di colate laviche milioni di anni fa. Altre bellezze che abbiamo apprezzato sono stati il Dunluce Castle che si trova su un promontorio a picco sul mare e il ponte sospeso in corda di Carrick-a-Rede, che collega un isolotto, Carrick Island, alla terraferma. Lungo 20 metri, è fissato ad una scogliera ad un’altezza di circa 30 metri.

Giant’s Causeway

Dunluce Castle
Dublino
Non potevamo lasciare l’Irlanda del nord senza aver acquistato una bottiglia di Bushmills, quello che viene considerato il miglior wiskey del mondo. Abbiamo visitato la distilleria Bushmills, nella quale la guida ci ha illustratore tutte le fasi della produzione del wiskey, sottolineando gli aspetti che lo rendono così pregiato e le diversità rispetto al wisky scozzese. Sotto ad una pioggia battente siamo arrivati a Dublino. Avevamo poco tempo a disposizione per visitare la città, in quanto avevamo dedicato più tempo di quello previsto nel nostro itinerario in Irlanda ad alcune tappe. Abbiamo deciso così di assaporare soltanto la parte più ludica di Dublino, quella dei pub, e di rimandare ad un altro viaggio una visita approfondita della città. La sera dopo aver passeggiato per Grafon Street, la via dei bei negozi, ci siamo diretti verso il quartiere del divertimento: Temple Bar. Bere una Guinness in un pub di Dublino è stato veramente piacevole e divertente, l’occhio scorreva veloce su tutti i particolari: il bancone, le bottiglie di wiskey, il modo di spinare la birra, l’allegria dei clienti, la velocità con cui le pinte venivano consumate, gli oggetti antichi che molti pub conservano, come ad esempio vecchi libri, bauli,… Alcuni pub straripavamo letteralmente di gente. Il pub senza dubbio più fotografato e impedibile è Temple Bar. Oltre all’arredamento, a come era strutturato il locale, alla musica che vi suonavano, è stata l’atmosfera di festa, il ricordo più vivo che ci siamo portati a casa.
Dublino
Il mattino successivo abbiamo visitato la Guinness Storehouse, una sorta di moderno museo della Guinness, costruito all’interno della fabbrica della bevanda dove sono state ricostruite le varie fasi di produzione. Siamo saliti al settimo piano per godere della veduta di Dublino dall’alto e per sorseggiare la pinta di Guinness che viene offerta ai visitatori. Vedendo le dimensioni della fabbrica, i filmati sulle esportazioni e i pub sparsi per l’Irlanda, abbiamo avuto la sensazione che tutto il Paese ruoti intorno a questo marchio.
Itinerario in Irlanda – Ring of Kerry
Abbiamo dedicato il nostro ultimo giorno intero di permanenza al famoso Ring of Kerry. Pioveva a dirotto e c’era una leggera foschia. Questo ha un po’ ostacolato la visita del famoso anello. Abbiamo trovato questa zona un po’ troppo turistica e abbiamo rimpianto l’autenticità di altre zone e che avevamo visitato.
L’ultima tappa del nostro itinerario in Irlanda è stata Adare, famosa per i cottage con il tetto in paglia.

Itinerario in Irlanda. Adare
Per ogni informazione, Irlanda: sito web ufficiale di Turismo Irlandese.
In Europa:
Danimarca cosa fare in un Paese felice
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