L’Osteria senz’Oste a Valdobbiadene è stata una scoperta casuale. Ho trovato un articolo su una rivista che ne raccontava l’origine basata essenzialmente sulla fiducia e la condivisione. Non ne avevo mai sentito parlare e mi sono lasciata affascinare da questa realtà che sembrava lontana nel tempo, quasi impossibile da immaginare ai giorni nostri e ci siamo andati.
Dove si trova l’Osteria senz’Oste
Si trova sulla strada che da Valdobbiadene porta alla frazione Santo Stefano. E’ segnalata con un cartello, dovete parcheggiare l’auto in un piccolo parcheggio tra i filari di vite. Una passeggiata di cinque minuti vi porta all’Osteria.
E’ circondata dalle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene da poco Patrimonio Unesco.

Colline di Valdobbiadene
L’idea
Il signor Cesare De Stefani aveva trasformato il suo casolare tra i vigneti di Valdobbiadene in un ritrovo per stare con gli amici, mangiare semplici prodotti locali e bere del buon Prosecco. La porta del casolare era sempre aperta, ma lui era quasi sempre assente perché impegnato con il suo lavoro, così i suoi amici cominciarono a lasciargli dei biglietti di rimprovero. Un giorno decise di mettere sul tavolo della cucina delle bottiglie di Prosecco e una cassettina delle offerte. I suoi amici potevano fermarsi anche se lui non era presente e lasciare una quota in base a quanto consumato.
Un po’ alla volta questa modalità di usufruire del casolare si allargò agli amici degli amici e poi a persone di passaggio da tutto il mondo. I bigliettini di ringraziamento appesi ne sono la testimonianza.




Osteria senz’Oste – Bigliettini di ringraziamento
Oltre a bere il Prosecco si aggiunse la possibilità di mangiare salumi, uova, dolcetti e pane. Tutto è basato sulla fiducia e sul rispetto.
L’Osteria
L’Osteria è una casolare in pietra e mattoni, con stalla e fienile, costruita a fine ’800.




Osteria senz’Oste – Il casale
Dentro troviamo una sala con un caminetto, un frigorifero, i salumi, formaggi, uova sode e pane cotto a legna. Poi bicchieri, taglieri di legno, coltelli.
All’esterno alcuni tavoli per mangiare e dei distributori automatici di vino battezzati “Winemat”.
La vista che si gode dall’osteria sulle colline del Prosecco è impareggiabile.




Osteria senz’Oste – vista
L’Osteria oggi
Una sanzione di 62000 euro dell’ufficio delle entrate che ha preso a parametro gli incassi di un locale ‘simile’ nel trevigiano, che in realtà non esiste ha comportato un cambiamento nell’Osteria. La poesia alla base di questa attività ha lasciato il posto ad un registratore di cassa che i clienti sono invitati ad utilizzare battendo autonomamente lo scontrino dei prodotti acquistati.




Osteria senz’Oste – Il registratore di cassa
Molte critiche sono state mosse alla qualità e ai prezzi dei prodotti esposti. Inoltre ci si chiede come venga garantito l’igiene in un luogo che è pubblico, ma non garantisce gli standard degli altri locali.
Io posso fare riferimento alla mia esperienza. Quando ci siamo andati l’oste c’era e mi è sembrato anche parecchio nervoso. Il locale era molto affollato ed era necessaria una persona che lo gestisse e facesse continuamente rifornimento dei prodotti che scarseggiavano.
Tra i clienti c’era un bel clima conviviale. Le persone che erano sedute ai tavoli tra i filari di vite mi sembrava avessero una gran voglia di rilassarsi godendo di un panorama mozzafiato. L’idea originale dell’Osteria senza Oste a Valdobbiadene, anche se si è modificata nel tempo, continua a destare curiosità.
Articoli correlati:
Itinerario sulle colline del Prosecco di Valdobbiadene
Via dell’acqua a Cison di Valmarino
Foresta del Cansiglio in autunno
Lascia un commento