Ogni anno nel periodo aprile/maggio decidiamo la destinazione delle nostre vacanze. Abbiamo sempre mille luoghi in lista e nella scelta partiamo sempre dai più lontani. Poi ci scontriamo con i costi, le ore di aereo, gli itinerari on the road e ci ricordiamo che siamo in quattro e non più in due a viaggiare. Fino a qualche anno fa l’unica cosa che importava era inseguire il nostro desiderio di profonda libertà e di immergerci in nuove realtà. Le ore di aereo non erano un problema, i costi erano sempre affrontabili facendo rinunce e pensando che erano soldi ben spesi, le sistemazioni erano spartane e a volte al limite dell’accettabile. Ma avevamo i nostri sogni da realizzare come vedere l’Australia o guidare una Mustang sulle strade americane.

In camper in Australia
Poi siamo diventati genitori
Abbiamo fatto il primo viaggio importante con la nostra primogenita quando lei aveva diciotto mesi e siamo andati a Mauritius. Abbiamo volato per 11 ore con lei in braccio, abbiamo affittato una casa e girato l’isola in macchina. Lo avevamo fatto fino a quel momento in due e ci era sembrato naturale farlo anche con lei. Dopo pochi mesi siamo andati in Norvegia e poi Cornovaglia e Scozia. Non ci è voluto molto tempo per capire che le cose erano cambiate. Il ritmo del viaggio era drammaticamente rallentato, prima mi svegliavo alle sei già pronta a salire in macchina e a percorrere centinaia di chilometri, improvvisamente dovevo rispettare il ritmo di una bambina piccola che detestava la macchina. I pasti erano ad orari regolari con cibo sano e le sera andavamo a letto presto distrutti.
Poi è nata Emma, la mia seconda figlia e ci siamo adattati alle esigenze di entrambe.

Anna in ostello in Norvegia
Viaggiare con bambini. Cerchiamo una meta che sia un compromesso
Non riusciamo a scegliere una meta che piace a noi e trascinare le nostre figlie come se fossero dei pacchi oppure fare la scelta di comodo di portarle al mare due settimane in agosto. Cerchiamo sempre qualcosa che possa interessare e accontentare tutti anche se è quasi impossibile. Le esigenze sono completamente diverse e alla fine vincono quelle delle nostre figlie.
Viaggiare con bambini. Diciamo tutti la verità?
Seguo molti blog dedicati ai viaggi con bambini. Quasi tutti sottolineano e cercano di risolvere le difficoltà dei genitori, ad esempio i pasti, i giochi da portare in viaggio, gli hotel family friendly. Pochi evidenziano cosa vogli dire veramente viaggiare con un bambino piccolo, la pazienza quasi infinita che ci vuole e il senso di frustrazione che si prova in certe situazioni. Ma sono scelte.
C’è solo una cosa che proprio non condivido. Quando leggo: “Ho imparato a vedere il mondo con gli occhi di un bambino”, mi chiedo se è possibile. Voi riuscite a vedere il mondo con gli occhi di qualcun altro oppure lo vedete con le vostre esperienze e i vostri anni alle spalle?
Perchè si vuole edulcorare a tutti i costi la realtà?
Viaggiare con bambini. La soddisfazione di viaggiare insieme
Nonostante queste limitazioni nella scelta delle destinazioni e del modo di gestire il viaggio, credo che viaggiare in famiglia sia positivo per tutti. Quando ci divertiamo insieme, ci mettiamo alla prova, ricordiamo ogni dettaglio di una vacanza, è una soddisfazione. Sento che siamo una famiglia e che stiamo condividendo esperienze che ci fanno crescere insieme. Scegliamo di comune accordo di rinunciare a tante cose, pur di poter partire anche solo per un weekend. Le mie figlie si fidano delle mie scelte e sono orgogliosa della loro fiducia.
Viaggiare con bambini. In Italia ho scoperto le nostre Dolomiti e i piccoli borghi
Alla ricerca perenne di una destinazione che possa accontentare tutti, ho scoperto le Dolomiti e i piccoli borghi. La montagna ci offre veramente tanto. Oltre ai panorami mozzafiato, possiamo stupirci davanti a un topolino che ci sbuca difronte lungo un sentiero, rilassarci facendo un picnic vicino ad un lago alpino, assaporare la deliziosa cucina locale e tanto altro. I borghi riescono sempre ad incuriosire le nostre figlie e ci fanno sempre tantissime domande. Quando abbiamo visitato Erto e Casso vicino alla Diga del Vajont hanno voluto sapere con precisione la storia di quella tremenda tragedia, sono rimaste scosse nel vedere le case distrutte e i borghi quasi deserti, ma hanno toccato con mano quello che sarebbe stato solo un racconto delle loro maestre.
In Europa ho scoperto alcune nazioni kids friendly
In Europa la Danimarca e l’Olanda si sono rivelate finora le due nazioni più rivolte alle famiglie con bambini. Le distanze sono minime, si trovano voli realmente low cost e ovunque c’è un’attenzione speciale per i bambini.

Emma travestita da principessa in un castello in Danimarca
Ripartirò
Negli ultimi due anni ho avuto una serie di vicende personali che mi hanno messo a dura, anzi durissima, prova e anche per questo non ho potuto viaggiare come vorrei. Ma non posso immaginare il mio futuro senza viaggi, di quelli che ti fanno vedere la realtà in modo diverso. Ovviamente con la mia famiglia, quando saremo pronti. I miei sogni non sono cambiati.

Io a San Francisco
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