Mauritius è un’isola che va ben oltre le belle spiagge e il clima piacevole. L’aspetto umano è quello che maggiormente ci ha colpito, la serenità, il calore, l’accoglienza della popolazione, è il ricordo che associamo immediatamente all’isola. E’ un’isola in cui sono evidenti i legami con la Francia, ma la manodopera è in prevalenza indiana, in cui è normale che accanto a un tempio buddista ci sia una chiesa cristiana, e questa convivenza avviene in modo pacifico e spontaneo. Se aggiungiamo l’assenza di malattie endemiche, una situazione di sicurezza sconosciuta alla maggior parte degli altri Paesi africani, le sole 3 ore di fuso orario e i comodi voli diretti, direi che è una meta da non perdere. Vorrei aggiungere che si è rivelata una meta low cost per noi viaggiatori indipendenti.
Abbiamo fatto questo viaggio quando nostra figlia Anna aveva 18 mesi. E’ durato una settimana (preferibili almeno dieci giorni) e si è svolto nel mese di marzo, un mese sconsigliato perché a rischio uragani. Noi abbiamo trovato un tempo fantastico, almeno a Flic en Flac, dove abbiamo soggiornato. Mauritius infatti può essere divisa in due parti, la parte ovest ha un clima asciutto, mentre le piogge si scaricano maggiormente sulla parte centrale e orientale dell’isola.
Prima di partire abbiamo noleggiato una piccola auto in internet e preso in affitto una meravigliosa villa in un residence.
Cosa abbiamo visto a Mauritius
Spiaggia di Flic en Flac
E’ una calda giornata di sole di marzo e l’acqua dell’oceano è di circa 28 gradi. Noleggiamo un ombrellone e due sdraio e finalmente possiamo godere di questa meravigliosa spiaggia dominata da Le Morne Brabant, una montagna che sorge su una piccola penisola nella parte meridionale dell’isola. La spiaggia non è di sabbia fine, ma di minuscoli pezzi di corallo, è orlata di alberi di casuarina ed è una delle più famose dell’isola. Passeggiamo sulla spiaggia attratti dall’imponente Morne che sembra attirare verso di sé i nostri sguardi e i nostri passi.
Entro timidamente in acqua e mi sembra di essere in una piscina, l’acqua è calda e trasparente, ed è difficile decidere di uscire.
Anna gioca con la sabbia, ci stiamo rilassando e assaporando la quiete silenziosa della spiaggia. I turisti sono pochissimi, gli ombrelloni si possono contare, e questo accresce il senso di pace. Facciamo due chiacchiere con un noleggiatore di ombrelloni, vive in Thailandia dove raccoglie perle sotto acqua, un lavoro durissimo, ed è venuto ad aiutare la sorella che si è appena separata. Entrambi parlano candidamente della loro vita, a volte anche in modo colorito, e resto colpita dal loro senso di accoglienza e da tutti gli auguri di felicità che ci fanno, senza lamentarsi della loro difficile condizione di vita.




Flic en Flac
Port Louis, la capitale
Avevo letto che la città è attraversata per tutta la sua lunghezza dall’autostrada e questo la rende caotica e trafficata. In effetti la città è paralizzata nel traffico. La zona più caratteristica la troviamo a sud della città e ne resto affascinata, sembra un grande set fotografico: i visi solcati di rughe degli anziani, i banchetti per la strada che vendono qualsiasi cosa, le chiese cristiane accanto ai templi buddisti, i negozi fatiscenti. Tutto è già in posa, basterebbe solo scattare. Purtroppo il traffico ci impedisce di fare brevi fermate. Passiamo davanti al mercato centrale, la principale attrazione di Port Louis. E’ stato restaurato e si dice abbia perso il suo fascino, ma io l’ho trovato un ottimo punto di osservazione della vita quotidiana dei mauriziani.
Isola dei cervi
Una delle attrazioni principali di Mauritius. Attraversiamo l’isola in tutta la sua larghezza per raggiungerla sulla costa est. Lungo la strada troviamo piogge intense. Quando arriviamo sta ancora piovendo e ci mostrano la barca che useremo per raggiungere l’isola. E’ una bagnarola e secondo degli orari fissi dovremo rimanere nell’isola fino al tardo pomeriggio. Non ci sembra il caso e non ce ne pentiamo.
La parte sud dell’isola
Lungo la strada che porta nella parte meridionale dell’isola ci fermiamo ad ammirare scorci meravigliosi della costa popolata di mangrovie e pinete, in questa zona infatti gli insediamenti umani sono rarissimi. Il paesaggio è sempre dominato da Le Morne Brabant.
A tre chilometri dalle terre colorate ci fermiamo ad ammirare la cascata di Chamarel che compie un unico salto di 100 metri. Siamo circondati da una fitta vegetazione.




cascata di Chamarel
Andiamo a vedere le terre colorate di Chamarel che hanno una varietà cromatica notevole. Il colore che prevale è il rosso in tante tonalità, il terreno è circondata da una rigogliosa vegetazione che fa ancora più risaltare i colori. Nel parco sono state collocate alcune tartarughe giganti che sonnacchiose mangiano l’erba. Mi fanno tanta pena così private della libertà.




le terre colorate di Chamarel
Le Morne village
Il villaggio si trova nella parte sud occidentale dell’isola ed è affacciato sul mare. Avevo visto qualche scatto in internet prima di partire. Non c’è nessuna attrattiva turistica, infatti credo che il turismo sia quasi inesistente, ma la bellezza è data dal lento vivere dei suoi abitanti. La maggior parte della popolazione vive in piccole baracche, e la vita si svolge al di fuori di esse. Tutti sono per strada: bambine, ragazzini, mamme che sorvegliano i loro figli, pescatori, avventori di piccoli bar. Tutti hanno una serenità a me sconosciuta. Non hanno neanche le scarpe, ma sembra che nessuno se ne curi. Parcheggiamo l’auto e passeggiamo sulla piccola spiaggia erbosa e con gli occhi non guardo il tramonto sull’oceano, ma cerco di scorgere qualche abitante, perché sono rapita dalla loro serenità e naturalezza. Questo è il luogo che associo immediatamente a Mauritius e che secondo me racchiude l’essenza dell’isola.




le Morne Village
Informazioni utili
Situazione sanitaria
Non sono richieste vaccinazioni. Si consiglia di consultare sempre il sito Viaggiare sicuri. Si verificano periodicamente casi di Chikungunya. Le persone del posto ci hanno consigliato in caso di necessità di rivolgersi a strutture private.
Sicurezza
In generale l’isola conosce un buon livello di sicurezza sconosciuta a tanti altri Paesi africani. Convivono pacificamente religioni diverse. Sono però in aumento furti e rapine. Ne abbiamo avuto la prova nel nostro residence. Era circondato da un muro, c’era un guardiano giorno e notte che regolava l’entrata e l’uscita dalla struttura. La nostra casa era munita di allarme e tutte le porte della nostra abitazione erano protette da una saracinesca metallica a soffietto. Girando tutta l’isola non abbiamo mai avuto la sensazione di situazioni di pericolo. Al contrario, siamo rimasti colpiti dal calore, dalla dignità e gentilezza delle persone.
In spiaggia
Nelle spiagge si trovano piccolissimi pezzi di corallo. Noi siamo sempre stati scalzi, ad Anna abbiamo fatto indossare dei sandalini da scoglio.
Prezzi
Siamo rimasti piacevolmente colpiti dai prezzi di Mauritius estremamente convenienti per chi viaggia in modo indipendente. L’affitto della nostra casa nel residence è stato di 300 euro di una settimana. La casa era a tre piani, con giardini privato e comune, piscina (mai frequentata), garage, referente per qualsiasi necessità e pulizia quotidiana. Noleggio auto 32 euro al giorno.
Seggiolino auto
Vi consiglio vivamente di portarlo da casa. Il nostro era praticamente una piccola sedia che veniva appoggiata al sedile, ma non era fissata in nessun modo e non aveva le cinture di sicurezza.
Dove abbiamo fatto la spesa
Nel supermercato Spar che si trova al centro della piccola località di Flic en Flac. Il supermercato era provvisto di tutto ed era possibile scegliere tra prodotti europei, locali o del sud est asiatico. Sono rimasta stupita dalla gente del posto, le donne che facevano la spesa salutavano Anna, le facevano una carezza, un sorriso e lei gioiva di questa accoglienza. Era evidente che sono abituate alla presenza e al contatto con i bambini e ogni gesto era naturale.
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