Nel gennaio di qualche anno fa abbiamo fatto questo viaggio/vacanza in Florida, avevamo voglia di temperature piacevoli, di macinare chilometri, di mare e dopo aver trovato un volo ad un prezzo imperdibile, non abbiamo avuto dubbi: destinazione Miami.
Miami
All’aeroporto di Miami ci ha accolto un’aria calda e umida, c’erano 28 gradi! Abbiamo alloggiato in un albergo vicino all’aeroporto che avevamo prenotato via internet.
Il mattino successivo abbiamo noleggiato una macchina e ci siamo diretti verso Miami Beach. Era stata una tappa obbligata del nostro itinerario, per la quale non avevamo nessun interesse, la immaginavamo come una città di mare popolata da americani arricchiti e da turisti pigri e chiassosi.
Miami Beach ci ha invece piacevolmente sorpreso. Le due avenue principali, Collins Avenue e Ocean Drive, sono un susseguirsi di alberghi e locali in stile art deco, ne sono stati censiti addirittura 800. Di fronte ad alcuni hotel è parcheggiata un’auto d’epoca per aggiungere un tocco anni ‘60.

Florida – Ocean Drive, Miami Beach
Abbiamo trascorso la giornata passeggiando per Ocean Drive, incuriositi dall’architettura e dai colori pastello con cui sono state dipinte le facciate degli hotel e accarezzati dalla brezza dell’oceano che si nasconde dietro alle palme che fiancheggiano la spiaggia.

Florida – South Beach, Miami
La sera le facciate degli hotel di Ocean Drive si illuminano creando un suggestivo gioco di colori e sensazioni: un passionale rosso fuoco, un freddo e irradiante azzurro, un provocante rosa shocking. Numerosi ristoranti e locali propongono concerti ai loro ospiti finché cenano o sorseggiano un drink.

Ocean Dr, Miami Beach
Parco nazionale delle Everglades
Il giorno successivo ci siamo diretti verso il parco nazionale delle Everglades imboccando la highway che porta a Florida City, crocevia per le Everglades e le Keys.
Il parco nazionale delle Everglades occupa l’estremità meridionale della Florida. Si tratta di una vasta zona paludosa accessibile da tre ingressi: Royal Palm, Flamingo e Shark Valley, ciascuno con caratteristiche peculiari.
Royal Palm
E’ stata la nostra porta d’acceso al parco, nella zona orientale del parco. Ci siamo andati il mattino presto, per poter godere della luce migliore e di una temperatura più fresca.
Di fronte al Visitor Center posto all’entrata del parco, abbiamo imboccato l’Anhinga Trail, il primo dei sentieri percorribili in questa zona del parco. E’ il più famoso e il più spettacolare, perché è quello in cui si possono incontrare più specie di animali e offre il paesaggio più suggestivo.

anhinga al Parco nazionale delle Everglades
Abbiamo percorso pochi metri della piccola strada asfaltata di fronte al Visitor Center, quando abbiamo visto un coccodrillo immobile che si stava crogiolando sotto al sole. Le Everglades sono popolate da numerosissimi alligatori e coccodrilli e visitando il parco se ne incontrano in continuazione. La sensazione inquietante di passeggiare con a fianco dei coccodrilli, è il ricordo delle Everglades che tutti i turisti porteranno a casa e che racconteranno in seguito.
Dalla stradina si dirama un ponte in legno che permette di addentrarsi per qualche centinaio di metri nel parco. Abbiamo avvistato numerose specie di animali: cicogne, cormorani, anhinga, aironi bianchi, gallinelle, avvoltoi dalla testa rossa.
Flamingo
Flamingo è posto nell’estremo sud della Florida continentale. Di fronte a noi c’era soltanto l’oceano increspato dal forte vento, disseminato di piccoli isolotti. La vegetazione era costituita per la maggior parte da mangrovie. Anche la fauna era cambiata rispetto a Royal Palm: vicino al visitor Center abbiamo avvistato pellicani, falchi e un’aquila. Quest’ultima si è posata su un albero e ha consumato il suo pasto a base di pesce, incurante della nostra presenza.
A poche centinaia di metri dal Visitor Center abbiamo seguito l’indicazione per “La Palude dell’eco”. In un isolotto davanti a noi, centinaia di aironi bianchi erano appollaiati sugli alberi, volteggiavano, si riflettevano sull’acqua. Il punto d’osservazione in cui ci trovavamo era vicino all’isola, potevamo quindi distinguere nitidamente gli aironi, ma era suggestivo anche l’insieme, con tutti quei punti bianchi sull’isola completamente verde.

Everglades – “La Palude dell’eco”
Per maggiori informazioni sul Parco nazionale delle Everglades, clicca qui.
Quando andare in Florida
Il periodo ideale è tra dicembre e maggio. Il clima è caldo ma le temperature non superano mai i trenta gradi e non piove quasi mai. D’estate il tasso d’umidità è molto alto. Da evitare la stagione degli uragani che cade tra giugno e settembre.
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