Continua il nostro viaggio in Australia. Lasciamo il Red Center e con un volo interno ci trasferiamo nel Queensland, sinonimo di barriera corallina, foresta pluviale e spiagge mozzafiato.
Cairns
Atterriamo a Cairns, il più importante punto di partenza per le escursioni alla Barriera Corallina. Alloggiamo presso l’ostello Caravella Backpackers, dove è possibile prenotare le escursioni alla reception. Spiego all’addetta che io non so nuotare e ho paura dell’acqua, ma avevo letto prima di partire che ci sono delle imbarcazioni che cercano di soddisfare anche i casi disperati come il mio e tramite una particolare tuta che tiene a galla la persona, permettono a tutti di fare almeno lo snorkeling. L’addetta, molto professionale, capisce la mia situazione e mi avvisa che nonostante queste accortezze, non è facile tuffarsi nell’oceano per chi non sa nuotare, ma ci indirizza verso quella che secondo lei è l’escursione più adatta alle mie necessità. Questo ostello sarà il migliore di tutto il nostro viaggio.

Caravella Backpackers
Barriera corallina australiana
E’ la barriera di corallo più grande al mondo, si estende per 2300 chilometri, dal tropico del Capricorno alla Papua nuova Guinea. E’ la più grande struttura fatta di un unico organismo vivente. Si può visitare facendo immersioni, snorkeling, escursioni in barca con fondo di vetro, su moto d’acqua, in semisommergibile, barca a vela, con un volo aereo o con il paracadute, a secondo del luogo di partenza.
Il periodo migliore per ammirarla va da giugno a ottobre, le temperature sono gradevoli e la visibilità è generalmente buona. Altri punti di partenza per la visita alla barriera corallina sono Port Douglas, Airlie Beach, Townsville.
Ci imbarchiamo sul catamarano Passions of Paradise.

Queensland. Cairns – catamarano Passions of Paradise

Michaelmas Cay
Sono ad un passo dalla possibilità di assistere ad uno degli spettacoli più grandiosi che offre la natura e sento il livello della mia paura dell’acqua aumentare ad ogni miglio di navigazione. L’oceano comincia ad incresparsi, fino a diventare mosso. Il catamarano si ferma perché abbiamo raggiunto la barriera corallina e tutti indossano le mute, io non riesco neanche ad alzarmi, mi sento bloccata. Ha vinto la paura. Mi rassegno a rimanere seduta sulla mia panchina per tutto il tempo in cui gli altri si immergeranno. Corrado, mio marito, si immerge. Un po’ alla volta vedo tornare un po’ infreddoliti tutti gli occupanti della barca dalle immersioni, ma non vedo Corrado. E’ l’ultimo ad uscire dall’acqua, è stato richiamato dall’equipaggio. Stiamo vivendo questa giornata in modo molto diverso, io non vedo l’ora che finisca, lui, ancora eccitato da quello che ha appena vissuto, mi descrive tutti i pesci che ha visto e mi racconta che senza dubbio il mondo marino è più spettacolare di quello terrestre .
Viene offerto un veloce pasto a bordo e dopo un breve tratto di navigazione raggiungiamo Michaelmas Cay, una piccola lingua di sabbia nel mar dei Coralli popolata da migliaia di sterne. C’è molto vento e sta arrivando una burrasca. Mi siedo sulla spiaggia ad osservare l’alternanza di minacciose nuvole e squarci di sole che esaltano e illuminano le tonalità dell’oceano. Ho già dimenticato la delusione che ho provato oggi.
Torniamo a Cairns e trascorriamo la serata nei locali frequentati dai backpackers.
Daintree National Park
Il mattino seguente ritiriamo un’auto a noleggio e ci dirigiamo a nord verso Cape Tribulation. Il paesaggio cambia radicalmente, abbandoniamo l’oceano e attraversiamo immense distese di coltivazioni di canna da zucchero. Nel piccolo villaggio di Daintree ci imbarchiamo con la nostra auto su una chiatta e attraversiamo il fiume omonimo infestato da coccodrilli estuarini. Nonostante ognuno sia rimasto seduto nella propria auto, tiro un sospiro di sollievo quando raggiungiamo la sponda opposta.

Queensland . Attraversiamo il fiume Daintree infestato da coccodrilli
Riprendiamo la nostra marcia lungo la strada che attraversa il Daintree National Park. E’ una zona di straordinaria bellezza, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’umanità. Si tratta della foreste pluviale più antica del pianeta, ospita la più grande varietà di specie di flora e fauna della Terra. I numeri sono incredibili, basti pensare che conta 12000 specie di insetti e circa 430 specie di uccelli.

la segnaletica stradale ci indica la presenza del casuario
Notiamo lungo la strada il segnale che indica la presenza del causuario, un animale simile allo struzzo, a rischio estinzione, che abita proprio queste zone.
Cape Tribulation
Percorriamo circa 30 chilometri e arriviamo a Cape Tribulation. Fu il capitano Cook che soprannominò la zona in questo modo in seguito all’incagliamento della sua nave sul reef proprio di fronte al promontorio. Gli slogan di questa zona sono “dove la foresta pluviale incontra la barriera corallina” e “l’unico posto al mondo dove due aree dichiarate Patrimonio Mondiale dell’umanità si incontrano”, ma Daintree è di più. E’ la sensazione di sentirsi fortunati ad avere avuto la possibilità di vedere questo minuscolo angolo di pianeta.
Una stradina nella foresta ci porta alla spiaggia lambita dalla folta vegetazione tropicale, la luce è delicata, la bassa marea ha lasciato dei piccoli rigagnoli sulla spiaggia. Davanti a noi il famoso promontorio. Ho la sensazione di appartenere all’ambiente che mi circonda, come se lo conoscessi da sempre. Mi sento ipnotizzata dalla bellezza primordiale che mi circonda.
Passeggiamo sulla spiaggia e ci rendiamo conto di essere quasi da soli in spiaggia. Dobbiamo raggiungere il nostro alloggio prima che faccia buio. Sappiamo che si affaccia su Cape Tribulation e lo intravediamo solitario in mezzo alla foresta. Quando avevo prenotato non mi ero resa conto di quanto fosse isolato.
Stanotte pernotteremo al Cape Tribulation Sanctuary.
Per raggiungerlo percorriamo un breve tratto della Bloonfield Track, una pista non asfaltato che porta fino a Cooktown, nell’estremo nord del Queensland. Ci accoglie una signora anziana, ci dice che quella notte saremo ospiti noi e una giovane coppia australiana, che la cucina è a disposizione di tutti e facciamo un veloce giro della casa. E’ molto particolare, infatti non ha una porta di ingresso, ma una grata e nel bagno non c’è la parete esterna, ma un pannello grigliato con una tenda. E’ veramente fantastica, interamente in legno e dalla veranda si gode una vista mozzafiato sul Mar dei Coralli e Cape Tribulation.

vista dalle nostra stanza

la veranda della casa
La notte scende presto, la trascorro ascoltando i rumori e i versi che arrivano dalla foresta, in compagnia di alcuni geki che si sentono più a loro agio di me in quella casa. Le pareti della camera sono in vetro, mi sento quasi oppressa dall’oscurità totale che ci avvolge. Nonostante tutto mi rendo conto che sto facendo un’esperienza unica nella mia vita. Ammiriamo una indimenticabile alba a Cape Tribulation e ripercorriamo al contrario la stretta strada percorsa la sera prima.

alba a Cape Tribulation
Ci dirigiamo verso Myall Beach, da dove parte uno dei sentieri più popolari del Parco Nazionale di Daintree, la Dubuji Boardwalk. Un sentiero su una passerella in legno si snoda attraverso la foresta per la lunghezza di 1200 metri. Osserviamo le enormi palme nane e il fico strangolatore. Vediamo moltissimi uccelli e farfalle, purtroppo non incontriamo il temuto, ma desiderato, casuario.
Palm Cove
Scendiamo seguendo la strada costiera fino a Palm Cove. E’ un luogo di villeggiatura molto frequentato, ma raffinato ed esclusivo. Penso che chiunque abbia la fortuna di capitare in questo posto abbia la forte tentazione di rimanerci, il paesaggio e l’atmosfera di Palm Cove sono davvero idilliaci. Proviamo una sensazioni di assoluto benessere nel passeggiare sulla spiaggia, ascoltare il fruscio delle palme, passeggiare nell’animato centro. Anche noi ci facciamo tentare dalla voglia di rimanere, ma davanti ai prezzi delle agenzie immobiliari, mettiamo subito questa idea da parte.
Alloggiamo in un bungalow nella vicina Ellis Beach che noi definiamo la spiaggia perfetta. E’ orlata da palme regolari fino all’orizzonte dove si può scorgere Cape Tribulation.

Palm Cove

Ellis Beach
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